La coltura idroponica è una delle più utilizzate dell’intero globo grazie ai suoi numerosi vantaggi ed alle sue caratteristiche davvero uniche! Anche il Team di Eureka Grow Shop preferisce nettamente l’idroponica a qualsiasi altro tipo di coltivazione. Continua a leggere questo articolo informativo per imparare a coltivare in idroponica nel migliore dei modi; grazie al nostro Eureka Blog diventerai un vero coltivatore esperto!
Cos’è la Coltivazione Idroponica?

Parliamo di coltivazione idroponica quando abbiamo una coltivazione delle piante fuori suolo, ovvero senza il substrato. Una parte estremamente fondamentale è l’acqua perché riesce a far arrivare alla pianta tutte le sostanze nutritive facendo così per farla crescere velocemente e in perfetta salute. La parola idroponica nella lingua greca antica viene suddivisa in due termini, “hidro” cioè acqua e “pones” ovvero lavoro, in poche parole l’idroponica considera il lavoro e l’azione dell’acqua per lo sviluppo e la coltivazione delle piante, di tipo ortofrutticolo. La coltivazione idroponica esisteva già all’epoca degli Assiri Babilonesi, dove ai tempi era collocato un fiume o una fonte d’acqua, Questa coltivazione nel 1930 è stato riscoperta da un Dottore dell’università di Berkeley della California, dove nei decenni successivi c’è stata una rielaborazione che si espanse in tutto il mondo.
Coltivazione Idroponica con Substrato:
Il substrato si occupa di assorbire dei nutrienti per la crescita delle piante, non ha necessità di fertilizzanti e ha poco uso di antiparassitari. Infatti, la coltivazione idroponica consiste in delle miscele di sabbia, perlite, argilla espansa e molto altro… che vengono inumidite e irrigate con acqua e varie sostante nutritive che per il substrato sono fondamentali. Nelle coltivazioni idroponica con substrato, ma anche in quelle senza è indispensabile monitorare dei parametri: della temperatura, dell’umidità, del livello di CO2, delle ore di luce e dell’intensità dell’illuminazione, della ventilazione, della salute delle piante e dell’assenza di malattie, dove in questa coltivazione sono legate ai parassiti e inferiormente rispetto alla coltivazione tradizionale.
Coltivazione Idroponica senza Substrato:

In questa coltivazione senza substrato le radici delle piante vengono immerse nel flusso delle soluzioni nutritive, composte da sostanze disciolte e da acqua. Prendiamo le piante carnivore, il riso o i gigli d’acqua che si adattano bene negli ambienti con scarso ossigeno o persino stagnanti, mentre la quantità percepita di piante con difficoltà ad adattarsi all’ambiente sarà superiore per la scarsità d’ossigeno che si ritrovano. Per questo motivo se una pianta non riceve nelle radici la quantità d’ossigeno giusta essa muore asfissiata, pur ricevendo le quantità giuste di acqua e di nutrimenti, infatti è uno dei casi più frequenti di morte delle piante acquatiche è l’eccessiva quantità d’acqua durante la sessione di irrigazione. É importante accettarsi che questo tipo di pianta riceva anche la quantità giusta d’ossigeno. Quindi occorre ricordare che all’interno dell’agricoltura idroponica, qualunque sia il luogo dove le piante vivono, il suolo, l’aria o l’acqua, assorbono il cibo in forma di ioni dissolti nell’ossigeno. Per questo motivo si ricorre anche all’aeroponica che tramite una pompa d’aria garantisce una corretta ossigenazione alle piante. Quando l’ossigeno e il cibo vengono assorbiti dalle piante coltivate, si devono rinnovare attraverso la sostituzione della soluzione nutritiva. Questa tecnica di coltivazione senza suolo, stimola la crescita delle piante, dunque l’agricoltore deve controllare le quantità dei sali minerali, di acqua ma soprattutto dell’ossigeno. Come abbiamo visto il terriccio viene sostituito dall’acqua in questo caso. Se la quantità di ossigeno risulta insufficiente per la pianta, la sua crescita sarà lenta. Se succede il contrario la pianta sarà ossigenata, quindi crescerà più velocemente e in perfetta salute.
Come Coltivare una Pianta Idroponica?
Non è raro trovare persone con la passione per le piante. Spesso capita che, passeggiando per la città, si notino balconi con un po’ di verde. A chi non piacerebbe vivere interrottamente in primavera pur non avendo un giardino? Vi posso aiutare a coltivare piante in un appartamento per avere questa felicità di primavera 256 giorni l’anno… eppure non è così difficile avere del verde nella vostra casa o nel vostro balcone. Le colture idroponiche possono essere una buona soluzione per poter vantare di avere un giardino fai da te in casa. Inoltre sono un’idea green e sostenibile per l’ambiente che ci circonda, perché rispetto alle colture tradizionali, ha un notevole risparmio di acqua (fino al 90%) e soprattutto, non vengono messi pesticidi. Un’altra cosa a nostro vantaggio è che fa risparmiare tempo e spazio, crea meno disordine e rendono le vacanze molto meno problematiche! Se vogliamo iniziare a coltivare questo spazio bisogna sapere che è facile da realizzare ma soprattutto abbiamo bisogno di un suolo e che non abbiamo bisogno di usare un vaso. Al contrario delle colture idroponiche che utilizzano un terriccio composto da un miscuglio di argilla espansa oppure sabbia, ghiaia, pietra pomice… La creazione di questo suolo è importante per due motivi:
- Dare alla pianta un terriccio capace di trattenersi l’umidità;
- Fungere da sostegno alla pianta stessa.
Possiamo dire che il segreto delle colture idroponiche non si basa solo nel substrato. Si può intuire dalla parola “idroponica”, che ci manda a un elemento necessario per la vita di ogni essere vivente: l’acqua. Infatti l’acqua potrebbe raffigurare anche solo l’unico ingrediente essenziale per creare una coltura idroponica: via il substrato, la pianta da coltivare viene messa direttamente in acqua dove andranno aggiunti il fertilizzante necessario per la crescita della coltivazione. È fondamentale, tenere costantemente sotto controllo l’orto. Un errore da evitare assolutamente è quello di innaffiare troppo una pianta continuando a riempirla d’acqua. Non solo l’acqua diventa impotente di nutrimento, ma può diventare sporca, priva d’aria e piena di gas tossici al posto dell’ossigeno. Ciò provoca danni alle radici che conducono Ia pianta alla morte. Un consiglio da seguire che vi diamo è di cambiare l’acqua una volta ogni due settimane ed il gioco è fatto! Insomma, che siate novellini o giardinieri provetti, le piante a foglia verde saranno sempre pronte e disponibili, permettendo a chiunque abbia una coltura idroponica da poter godere del proprio giardino fiorito o del vostro orto 365 giorni l’anno.

Come Regolare il pH Idroponica
Il pH per i terreni è 6-7.5, mentre il pH ottimale della soluzione nutritiva che viene utilizzata nei sistemi idroponici è 5.5-6.5. Se il pH del terreno di coltura non è al livello desiderato, l’assorbimento di alcuni nutrienti si limitano. Un pH elevato limita l’assorbimento del fosforo e della maggior parte dei micronutrienti, eccetto il molibdeno. L’alimentazione continua di soluzioni nutritive ad alto livello di pH provocherà un ingiallimento delle piante, un sintomo carente di micronutrienti, poiché l’assorbimento della maggior parte dei micronutrienti diventa limitato. Esistono vari metodi che vengono applicati per eliminare i livelli di pH troppo elevati in un terreno di coltura.
- Innanzitutto se si ha i livelli di pH elevati, si può ricorrere all’aggiunta di vari acidi minerali e organici alla soluzione nutritiva.
- Mentre se si ha le fluttuazioni molto frequenti del livello di pH, consigliamo di utilizzare stabilizzatori di acidità (tamponi di pH). Questi additivi aiutano a regolare il livello di pH al valore desiderato, ma anche a stabilire il cambiamento per un po’. Uno di questi prodotti è l’additivo che serve per migliorare il pH minus.
- E per ultimo si deve controllare il pH aumentando il livello di ammonio. Questo passaggio viene svolto aggiungendo una maggiore quantità di ammonio alla soluzione nutritiva. Nello stesso momento le radici assorbiranno gli ioni NH4+ e rilasceranno protoni ossidanti (H+) nella zona della radice. Questa acidificazione radicale costruirà un ambiente molto favorevole finché la pianta assorba tutti i nutrienti che ha bisogno.
Nei sistemi di coltivazione idroponica, la proporzione di cationi ammonio dovrebbero essere limitati al 5-15% dell’azoto nella soluzione totale. Massimo 1-1.5 mmol / L (14-21 ppm N) NH4+ nella soluzione nutritiva è accettabile; se è più alto il contenuto, il pH scenderà troppo. La quantità esatta, può variare da 0-1,5 mmol/L (0-21 ppm N) a seconda delle condizioni di crescita e della sensibilità della coltura a pH bassi. Quando è troppo basso il pH, ridurre l’assunzione di ammonio a 0-0,5 mmol/L (0-7 ppm N), invece, quando il pH è troppo alto, c’è un aumento di NH4+ fino al massimo di 1,5 mmol/L (21 ppm N). Ricordiamo che il valore del pH deve essere controllato giornalmente. Se il pH sale al di sopra della norma è necessario controllare il tipo di chelato di Fe che viene utilizzato.

Quali Fertilizzanti utilizzare in una Coltivazione Idroponica?
La prima cosa da capire quando si deve acquistare un fertilizzante per idroponica è quali sono necessari i fertilizzanti da acquistare. Il fertilizzante per le piante che vengono coltivate nella terra avranno una mancanza di nutrienti essenziali, tralasciando il presupposto che le piante possono estrarli dal terreno stesso. Il fertilizzante idroponico ha tutti i nutrienti necessari affinché la pianta cresca in buona salute. Il fertilizzante idroponico si presenta o in forma liquida o in polvere che può essere sciolto in acqua. Sono disponibili sia forme organiche, sia in quelle chimiche di fertilizzante idroponico, con alcune miscele formulate appositamente per piante alimentari. I fertilizzanti chimici sono meno costosi, anche se possono essere più pericolosi se non gestiti in maniera corretta. Quando andrai ad utilizzare il fertilizzante assicurati di indossare i guanti e di seguire le istruzioni di sicurezza sulla confezione. Il fertilizzante idroponico necessario varia dal tipo di pianta. L’idroponica non approva la rotazione delle colture, dei nutrienti, quindi è necessario fare attenzione per garantire che le piante siano soddisfatte. Le esigenze possono variare anche dalla fase di vita della pianta. Esistono fertilizzanti sia per la germinazione, sia per le piante giovani, per la fioritura e infine la fruttificazione. Alcuni fertilizzanti sono ideati per migliorare la fioritura delle piante. Altri favoriscono lo sviluppo di frutti sani. Il fertilizzante munisce l’energia necessaria alla pianta durante la sua crescita e la richiesta di energia cambierà a seconda dello stato di sviluppo di essa. I progressi nella nutrizione idroponica hanno fatto sì di aver un processo più semplificato. Il campo dell’idroponica può fornire colture vitali ai giardinieri che sono disposti a monitorare da vicino le loro piante. La nutrizione del giardinaggio idroponico di successo non dovrà far fallire il raccolto che se non curato attentamente morirà.
Quali Piante Coltivare in Idroponica?
La coltivazione con tecnica idroponica è sempre più diffusa a livello domestico come abbiamo detto precedentemente, sia per quanto riguarda la coltivazione di piante ornamentali, che per quelle da orto, ma è perfetta per coltivare la tua passione QUALUNQUE essa sia.